Il Borgo medievale

Il Borgo medievale

Il borgo di Rondine sorge sulla riva destra del fiume Arno, a pochi chilometri da Arezzo, ed è immerso nella Riserva naturale di Ponte Buriano, il ponte dipinto da Leonardo da Vinci alle spalle della Monna Lisa.

Il passato

Da avamposto bellico a centro di formazione internazionale per la pace

Nel cuore di Rondine si erge ancora l’antica torre del Castello, la cui costruzione risale probabilmente al 1020. Il Castello di Rondine fu avamposto di Arezzo verso Firenze durante l’epoca medievale, nonché teatro di due sanguinose guerre tra fiorentini ed aretini, tristemente ricordate nelle cronache poiché “l’Arno si tinse di rosso”.

Quel ponte alle spalle della Gioconda, ricordo dei luoghi amati al Genio da Vinci

Nel 1503, il 24 gennaio, il Castello ospitò per una notte il saio di San Francesco d’Assisi, rubato dal Castello di Montauto e portato in gran trionfo prima a Figline e poi a Firenze. In quei tempi caratterizzati da profonda ispirazione umanistica, il borgo di Rondine e i suoi incantevoli dintorni furono cari anche a Leonardo da Vinci che volle immortalarli nel capolavoro, la Gioconda, e in altri suoi disegni.

Dalle pietre del Castello un nuovo borgo prende vita

Intorno al 1600 il Castello medievale di Rondine fu abbandonato. Con le sue pietre venne costruito il piccolo borgo: l’antica villa patrizia, la piccola chiesa del 1700 e le case abitate da contadini, collegate da stretti vicoli. Protetto dalle grandi querce, il borgo di Rondine uscì indenne dalle grandi guerre del XX secolo.

La Cittadella della Pace, un laboratorio a cielo aperto che pensa senza confini

Pieno del suo fascino antico ma lasciato al degradato e all’abbandono, il borgo di Rondine venne preso in cura da un gruppo di giovani, tra cui Franco Vaccari, che nel 1976 iniziò la ricostruzione dando vita a poco a poco alla Cittadella della Pace: le antiche stalle, conservate nella loro semplicità, diventarono la sala Leonardo e la sala della Gioconda, luoghi di studio e di progettazione, in onore al Genio toscano.

Il presente

L’habitat dove si pratica il Metodo Rondine di trasformazione del conflitto

Oggi il borgo di Rondine è un luogo di formazione, di accoglienza e di promozione di una cultura fondata sul rispetto delle diversità e sulla trasformazione creativa del conflitto. Uno spazio senza confini rinomato per l’impegno a favore della pace e della cultura del dialogo che qui si costruiscono da venticinque anni.
All’interno del borgo convivono diverse realtà fra loro integrate, tutte accomunate dallo stesso obiettivo: operare al servizio della crescita umana e, dunque, del benessere comune attraverso l’applicazione del Metodo Rondine per la trasformazione creativa del conflitto.

Il futuro

La Cittadella del terzo millennio

Nel futuro prossimo di Rondine c’è un laboratorio a cielo aperto che pensa senza confini, valorizza ciascuna storia e cambia il mondo. Un ecosistema dove si formano giovani e si attivano imprese e comunità per costruire un ecosistema relazionale integrato. Il borgo si rinnoverà per fare spazio alla Cittadella del Terzo Millennio, un modello fondato sull’ecologia integrale

  • Promozione di un ambiente formativo innovativo e orientato allo sviluppo umano integrale
  • Generazione di “progetti di comunità” capaci di trovare soluzioni innovative a livello locale e globale
  • Divulgazione del metodo Rondine per la trasformazione creativa dei conflitti in ogni ambito
  • Diffusione di buone pratiche di cittadinanza attiva e diplomazia popolare, con attenzione alla digitalizzazione dei processi
RONDINE