Dallo slancio internazionale al legame con il territorio passando per la forza delle community la Cittadella della Pace di Arezzo è sempre più laboratorio di progettazione di un modello sostenibile di convivenza e condivisione universalmente valido

Scorrono i titoli di coda del terzo YouTopic Fest, ma è già il momento di scrivere nuove storie prendendo spunto dall’intensa edizione di quest’anno. Rimarranno le immagini dei ragazzi del Quarto Anno Liceale d’Eccellenza sul palco a presentare i loro progetti, ad abbracciarsi, dirsi arrivederci. Non ci sono addii, perché come dice il Presidente Franco Vaccari “A Rondine si arriva, si va via, ma si ritorna sempre”. E ne sono tornate tantissime, anche quest’anno, di Rondini d’Oro, gli studenti internazionali provenienti dai Balcani, Caucaso, Medio Oriente, Africa e America. Si sono date appuntamento a Rondine per rivedersi e per mettere a punto nuovi progetti di pace in tutto il mondo.

Sempre di più la Cittadella dal suo borgo sta divulgando le sue attività in tutta Italia e nel mondo. Da domani i 26 ragazzi del Quarto Anno Rondine torneranno nelle proprie città con un nuovo bagaglio di esperienza.

Sono stati giorni dedicati anche alle famiglie, la nuova community di Rondine, che provenienti dal Molise, Sicilia, Sardegna, Trentino Alto Adige, Lombardia, Piemonte, Friuli Venezia Giulia, Calabria, Veneto hanno avuto modo di vivere Rondine e la città di Arezzo.

Lo slancio della Cittadella sta nella sua proiezione internazionale, un lavoro che comincia a produrre risultati significativi anche nei luoghi di provenienza dei giovani della World House, lavorando nelle ferite del conflitto; ma la sua forza sta anche nelle sue radici, nel suo legame stretto con il territorio, con Arezzo. Ed è proprio qui che nei prossimi mesi verranno sviluppati nuovi progetti e collaborazioni con le scuole, per trasmettere esperienze e pratiche sulla risoluzione dei conflitti.

Sono stati giorni di riflessione per Rondine e per tutte le sue comunità, ma anche momenti di apertura a nuove esperienze come quella dell’Impresa Umanistica come strumento di pace. “L’impresa del futuro sarà umanistica o non sarà” ha detto Vaccari. Per questo motivo Rondine si pone tra gli obiettivi del futuro quello di essere luogo di incontro e di progettazione di un modello sostenibile di convivenza e condivisione universalmente valido, capace di promuovere pace, integrazione, fiducia, sviluppo in tutto il mondo.

 

Il sole della domenica ha baciato i corridori della YouTopic Familyrun. Una corsa non competitiva attraverso la Cittadella prima di partecipare all’incontro con il teologo ortodosso Bishara Ebeid, docente al Pontificio Istituto Orientale di Roma e con le sue “Parole di pace”. “Quando entriamo in dialogo con l’altro, riusciamo a capire davvero chi siamo noi. È questo che ci fa diventare “amore” e portare pace al mondo. Per me vivere il paradiso è oggi e ora. È la vita. Che importa cosa mi succede dopo la morte se oggi non vivo in amore e pace con me stesso, con l’altro e con l’ambiente” ha detto Ebeid. “Il dramma del nostro mondo di oggi è che sacrifichiamo gli altri per noi stessi. La sfida di oggi è mettere al posto della paura la speranza e l’amore” ha aggiunto Ebeid.

Ma YouTopic Fest non poteva che chiudersi con un nuovo incontro, quello con gli amici del Cammino della Setteponti che proprio come tutte le Rondini che arrivano qui, toccano la Cittadella per volare verso nuovi orizzonti con un portato di umanità rigenerato e capace di rigenerare.