Sabato la chiusura del Quarto Anno Liceale di Eccellenza

La prima giornata della terza edizione di YouTopic Fest, l’evento-network organizzato alla Cittadella della Pace di Rondine è stata dedicata ad una riflessione sull’impresa umanistica, raccontando storie e modelli di impresa che mettono il valore del lavoro e delle persone al centro di ogni percorso. Tra gli ospiti il fondatore e presidente di Aboca Valentino Mercati. “Ho da sempre gestito le imprese leggendole come bene comune, rendendo tutti gli operatori dell’impresa protagonisti” ha detto Mercati in apertura di YouTopic. “Dobbiamo dare ai giovani un messaggio di calore e condivisione, una visione più elevata. Gli egoismi non pagano nemmeno a livello di impresa. A Rondine si parla di pace equilibrio e condivisione. Ho sposato il progetto di Rondine dalla prima ora, sono felice di vederla prosperare” ha spiegato Mercati.

“Ogni impresa del futuro sarà umanistica o non sarà. Al centro deve esserci l’uomo le relazioni tra le persone e con l’ambiente” ha affermato il Presidente di Rondine Franco Vaccari. “Vorrei fissare il momento di oggi come uno spartiacque. Oggi è emerso un contenuto che ci può fare orientare insieme verso l’impresa umanistica, guardando al futuro anche con gli occhi dell’impresa” ha dichiarato Vaccari al termine dell’incontro moderato da Alessia Belli.

Nel pomeriggio le Rondini d’Oro e gli studenti della World House, hanno presentato le loro esperienze, i risultati dei loro progetti realizzati a livello internazionale e quelli che saranno messi in atto a breve. Grande attesa per il progetto di formazione e sensibilizzazione nazionale realizzato in Sierra Leone in occasione delle recenti elezioni presidenziali. Il primo progetto di RIPL (Rondine International Peace Lab) l’organizzazione fondata solo un anno fa sempre in occasione di You Topic Fest dagli ex studenti di Rondine per realizzare azioni concrete che possano incidere nei Paesi in conflitto. “Initiative for peaceful and democratic election in Sierra Leone” ha coinvolto circa 700 beneficiari diretti e circa 2,5 milioni di beneficiari indiretti. Al grido di “One voice, one vote, no violence” la campagna è arrivata dalla capitale Freetown fino alle periferie più remote della Sierra Leone con l’obiettivo di favorire un contesto elettorale pacifico e democratico, che preveda l’accettazione dei risultati elettorali, per evitare la nascita di nuove violenze.

Alla presentazione anche Stefania Mancini vicepresidente di FAI (Fondation Assistance Internationale) che ha sostenuto il progetto in collaborazione con Rondine. “Perché le Rondini d’Oro? Per farle volare libere di esprimersi e di tornare nel proprio paese. Nutriamo una speranza per il futuro delle Rondini D’Oro per questo ci siamo messi in gioco con la Fondazione – afferma Stefania Manci – Abbiamo finanziato questo progetto perché non ci sono in Europa esempi come Rondine e ci siamo sentiti chiamati ad una responsabilità ed essere partecipi di un tentativo come quello sviluppato in Sierra Leone. Ci aspettiamo qualcosa per il futuro, esercizi fattivi di cooperazione grazie anche all’interlocuzione con altre istituzioni. Spero, – conclude la vicepresidente della FAI – che le istituzioni europee possano conoscervi, siete il germe di un futuro di pace”.

È stata inoltre presentata la seconda edizione di Act for Peace: un’idea progettuale che nasce dalle studentesse armene a azerbaijane in formazione a Rondine che partendo dal conflitto in Nagorno Karanakh vuole essere un modello replicabile in altre situazioni di conflitto. Un modello di confidence building rivolto a rappresentanti di comunità divise, che sarà realizzato in un luogo neutrale come Rondine e che vede come protagonisti studenti, rappresentanti della società civile e accademici, uniti dalla volontà di creare le basi per la riconciliazione. È stata Lara, studentessa armena a raccontare la recente “Rivoluzione di velluto” che ha visto i giovani armeni e tutta la società civile scendere in piazza per chiedere a gran voce, ma in modo assolutamente pacifico un governo più democratico.

E poi la riflessione dei tre giovani maliani che si stanno formando a Rondine all’interno della Campagna di sensibilizzazione della CEI “Liberi di partire, liberi di restare”. In anteprima le loro idee progettuali che verranno sviluppate per accrescere la consapevolezza dei giovani e contribuire allo sviluppo del paese attraverso la trasformazione del conflitto che sta dilaniando questo paese al centro delle rotte migratorie.

Un momento intenso della giornata: il minuto di silenzio dedicato da Clément al giovane maliano Sacko Soumayla, ucciso proprio in questi giorni mentre si batteva per i diritti dei propri compagni di lavoro.

Domani dalle ore 90.30 l’evento di chiusura dell’anno scolastico del “Quarto Anno Liceale d’Eccellenza a Rondine” arrivato alla sua quarta edizione. Un’esperienza di crescita e di formazione per un gruppo di studenti provenienti da tutta Italia, arrivati a Rondine per vivere un’esperienza interculturale di crescita personale alternativa all’anno all’estero e riconosciuta dal Miur come sperimentazione per l’innovazione didattica.

Un percorso che non finisce a conclusione dell’anno scolastico, ma che accompagnerà gli studenti anche dopo il loro rientro sviluppando un progetto che coinvolga la sua città di appartenenza, per mettersi da subito alla prova come attore nella propria società condividendo la ricchezza dell’esperienza maturata a Rondine.