«La musica come linguaggio universale, come un ponte tra i popoli in conflitto, o come strumento per educare i più giovani alla pace». È la lezione dedicata agli studenti che questa mattina hanno partecipato, nella sala Angioy del palazzo della Provincia, all’incontro con cui si è chiusa l’esperienza formativa di “Musica Insieme”, progetto di educazione musicale allestito dalla Provincia di Sassari e dall’associazione Rondine insieme alle scuole del territorio e con il contributo del Comune di Sassari.
Frutto del proficuo rapporto di collaborazione che lega ormai da più di un anno Rondine, piccolo borgo in Provincia di Arezzo che un’omonima associazione ha eletto dal 1997 come “Cittadella della Pace” e sede permanente dello Studentato internazionale, e la Provincia di Sassari, la cui ambizione è di fare del Nord Ovest Sardegna la “Terra dell’Amicizia”, l’incontro di oggi ha fatto da preludio al concerto conclusivo ospitato in serata nel teatro Civico di Palazzo di Città.
Ma l’iniziativa di stamattina è stata anche e soprattutto l’occasione per rinsaldare l’alleanza tra Nord Ovest Sardegna e Rondine, «iniziando a lavorare proprio sui più giovani, educando loro all’amicizia e alla pace, nella convinzione che un domani senza più conflitti sia nelle loro mani», come è stato detto dal presidente della Provincia di Sassari, Alessandra Giudici, dal presidente dell’associazione Rondine, Franco Vaccari, dall’assessore provinciale dell’Istruzione, Rosario Musmeci, e dal suo omologo al Comune di Sassari, Alessio Marras, e dal preside del liceo musicale Azuni, Massimo Sechi, durante gli interventi che si sono succeduti nell’arco dell’incontro in sala Angioy.
Quello di oggi è stato l’atto conclusivo dell’esperienza compiuta da un gruppo di studenti provenienti dalla scuola media 3 “Tola” di Sassari, dalla scuola media “Cappai” di Sorso e dal liceo musicale Azuni di Sassari. Si tratta del progetto “Musica Insieme”, un campus musicale organizzato dalla cooperativa sociale Rondine e dal settore Istruzione dell’amministrazione provinciale, che si è tenuto lo scorso dicembre a Rondine e ha avuto per protagonisti gli studenti delle scuole del territorio. Un evento dedicato alla musica, ma anche e soprattutto a entrare nella filosofia di Rondine Cittadella della Pace, il cui obiettivo prioritario è quello di educare alla conoscenza di se stessi e degli altri e alla pacifica convivenza. E oggi sono stati proprio i ragazzi, attraverso video, immagini e la loro commossa testimonianza diretta, a raccontare quell’esperienza, «attraverso cui siete diventati nuovi ambasciatori di pace in questo territorio», è l’investitura ufficiale da parte di Alessandra Giudici.
La testimonianza di due giovani che provengono da Israele e dal Kosovo e che da sei mesi vivono nello studentato internazionale di Rondine è stata l’ennesima occasione per gettare lo sguardo su «un luogo magico, dove la semplice quotidianità è un’esperienza di convivenza, un modo per lavorare alla costruzione di un mondo senza guerra», come hanno raccontato i protagonisti, invitando tutti i ragazzi – ma non solo loro – a visitare Rondine e a conoscere «quei luoghi in cui ogni cosa parla di pace e permette di sperimentare concretamente la convivenza». Al termine dell’incontro Provincia e Rondine hanno confermato la volontà di organizzare nel Nord Ovest Sardegna un annuale appuntamento dedicato alla pace e ai giovani. 

(Gianmario Sias, da Sardegna Reporter)