Un rifugio per le memorie del mondo. Un laboratorio di immaginazione collettiva
Nel cuore del borgo di Rondine, all’interno della Villa, “L’Arca” è molto più di una biblioteca.
Ispirata all’Arca di Noè, che portò in salvo esemplari di ogni forma vivente, l’Arca è un luogo simbolico e reale dove si custodiscono e si coltivano parole da tutto il mondo, che rigenerano l’umano. Un rifugio per il pensiero critico, la creatività e il dialogo, perchè la cultura non rischi di essere svuotata, banalizzata o strumentalizzata, ma sia strumento di incontro.
Al centro del progetto una collezione viva di 100 volumi scelti dalla comunità di Rondine: un patrimonio condiviso di storie, visioni e stimoli per scoprire l’altro e immaginare un futuro più giusto. Ogni libro è un invito a pensare, ad agire, a trasformare, ma anche a custodire e ricordare.
L’Arca è anche luogo di ospitalità, pensato per accogliere autorità, istituzioni e ospiti illustri in un ambiente autentico e profondo. Qui l’accoglienza non è solo forma, ma sostanza: espressione concreta dei valori di Rondine – il rispetto, la relazione, il dialogo, la cura.
Gli spazi sono progettati con attenzione sensoriale: design che unisce modernità e tradizione, materiali in armonia con la bellezza del territorio, atmosfere che stimolano la riflessione e favoriscono l’incontro.
L’Arca è dove il pensiero costruisce ponti, e ogni parola diventa seme di futuro.
“L’Associazione Civile Giorgio Ambrosoli, grata a Rondine Cittadella della Pace, intesta L’ARCA alla memoria dell’Avvocato Giorgio Ambrosoli (1933-1979). Umberto Ambrosoli, Roberto Notarbartolo di Villarosa”
