1988 La lettera a Raissa Gorbačëva
1993 L'appello a La Verna
1995 Il viaggio di mediazione
1998 La nascita dello Studentato Internazionale
2008 Rondine International Peace Lab
2009 Ventidipacesucaucaso
2012 Una nuova classe dirigente per la Sponda Sud del Mediterraneo
2015 Quarto Anno Liceale di Eccellenza a Rondine
2016 Scuola di diplomazia popolare
2017 Initiative for peaceful and democratic elections in Sierra Leone
2018 Inizio della Campagna <em>Leaders for Peace</em>
2020 Grazie Liliana! - la memoria che diventa futuro
2021 Scuola di formazione per formatori
2022 Scuola di impresa
2023 L’applicazione del Metodo Rondine nel mondo
2024 Scuola politica per la formazione di leader globali
2025 Scuola media
2027 Scuola elementare
2050 La Cittadella del terzo millennio
2118 Un mondo di leader di pace

La storia e il futuro

La lettera a Raissa Gorbačëva

Nel 1988 Franco Vaccari e il gruppo dei fondatori di Rondine – che nel piccolo borgo italiano nel cuore della Toscana stanno sperimentando i valori dell’ospitalità e del dialogo ispirandosi a Giorgio La Pira e don Lorenzo Milani – decidono di gettare il cuore oltre la cortina di ferro: nonostante non abbiano esperienza nel campo dei conflitti, inviano una lettera a Raissa Gorbačëva con l’obiettivo di aprire un canale di comunicazione con l’Unione Sovietica e l’Oriente, superando la logica della contrapposizione della Guerra Fredda.

Inaspettatamente, la first lady sovietica accoglie la loro proposta, invitandoli a Mosca. Il viaggio segna l’inizio delle relazioni con l’Unione Sovietica: un primo passo di diplomazia popolare, dal basso.

L'appello a La Verna

Nel 1993 Rondine ricambia l’ospitalità invitando a La Verna Dmitrij Sergeevic Lichacev, autorevole figura culturale nello scenario della nuova Russia, tornato in libertà dopo anni di gulag. Nel santuario francescano, l’accademico pietroburghese affida a Franco Vaccari una missione: “Chiamate i popoli in guerra: qui faranno la pace!”

Il viaggio di mediazione

Nel 1995 – anno segnato dalla guerra di Cecenia – quel mandato si concretizza nella chiamata da parte di Mosca ai fondatori di Rondine perché cerchino una tregua al conflitto. La delegazione – composta da Vaccari, dal priore generale dei Camaldolesi Emanuele Bargellini, dal francescano Rodolfo Cetoloni, ministro provinciale dei Frati Minori della Toscana, e dall’allora tenente della Guardia di Finanza Domenico Giani, oggi comandante della Gendarmeria Vaticana – viene riconosciuta come soggetto affidabile da entrambe le parti: a seguito di febbrili trattative segrete, ottiene un primo cessate il fuoco di 72 ore, che avrebbe dovuto portare a La Verna due delegazioni per avviare la trattativa.

Il fallimento del cessate il fuoco mette fuori gioco la delegazione dei mediatori che, tuttavia, mantengono un dialogo di fiducia con entrambe le parti.

La nascita dello Studentato Internazionale

Al termine del primo conflitto armato in Cecenia, il rettore dell’Università di Groznyj, Mukadi Izrailov, chiede a Franco Vaccari di ospitare a Rondine alcuni giovani ceceni, perché possano completare gli studi interrotti a causa della guerra. Ispirato dal pensiero di La Pira, Vaccari risponde: “Sì, accogliamo i ceceni, a condizione che vogliano convivere con giovani russi”.

Nasce così lo Studentato Internazionale – World House, che definisce e inaugura la visione di Rondine Cittadella della Pace: un luogo dove giovani nemici sono disposti a mettersi in gioco per costruire una concreta relazione di pace.

La World House è il cuore di Rondine: da esso si sviluppa la Cittadella della Pace e ha origine il Metodo Rondine. Accoglie giovani provenienti da Paesi interessati da conflitti degenerati nelle diverse forme violente, attuali o recenti, che accettano di convivere con il proprio nemico, guardando in faccia ciò da cui avrebbero voluto fuggire. Insieme, intraprendono un percorso innovativo, partendo dagli esiti di dolore e di rabbia che la guerra ha prodotto – riscoperti come energie rinnovabili – ed elaborando un modello di trasformazione creativa. Questo si sviluppa in tre contesti: quotidiano, formativo e accademico. Al termine del biennio, i giovani della World House sono in possesso degli strumenti per promuovere azioni e progetti di sviluppo nei propri Paesi ed essere leader in contesti caratterizzati da rapide trasformazioni, elevata complessità e alta conflittualità.

La World House intende accogliere giovani dai cinque continenti, in rappresentanza di conflitti locali degenerati. Oggi ospita trenta studenti di venticinque nazionalità diverse, tra Europa, Africa, America e Vicino Oriente.

Rondine International Peace Lab

Rondine International Peace Lab (IPL) è un’organizzazione internazionale formata da quasi duecento leader globali: una rete che attraversa il mondo intero, applicando il Metodo Rondine per la trasformazione creativa dei conflitti in ogni contesto possibile.

L’associazione è formata dagli alumni dello Studentato Internazionale di Rondine che, al termine del loro percorso formativo all’interno della Cittadella della Pace, applicano gli strumenti e le professionalità acquisite nella promozione del dialogo, della coesistenza e di processi di pace in contesti di conflitto o post-conflitto.

Fiducia reciproca e competenza professionale sono gli elementi fondanti di Rondine International Peace Lab. I membri di IPL – ex nemici diventati amici grazie al percorso di Rondine – sentono e vivono come proprio ogni tipo di conflitto: sono quindi pronti a intervenire con un approccio innovativo in qualsiasi contesto, anche lontano dal proprio territorio di provenienza.

Rondine International Peace Lab ha compiuto una scelta innovativa anche nella formazione del suo Consiglio di Amministrazione, preferendo una rappresentanza basata sulle competenze e non sulla provenienza geografica. Un profondo atto di fiducia reciproca tra i giovani leader di IPL: un membro del CdA, infatti, ha potere decisionale sugli interventi che riguardano il Paese di provenienza del suo ex nemico.

L’ambizioso obiettivo di Rondine International Peace Lab è guidare il cambiamento del mondo verso un futuro di pace.

Ventidipacesucaucaso

Ventidipacesucaucaso è un progetto nato dal desiderio dei giovani dello Studentato Internazionale – World House di dare un contributo per riaprire il dialogo in Caucaso, colpito dall’esplosione della guerra russo-georgiana dell’agosto 2008. Per la prima volta il Metodo Rondine per la trasformazione creativa dei conflitti viene applicato in un contesto di conflitto degenerato, concretizzando la naturale vocazione di Rondine alla diplomazia popolare tramite la formazione di giovani che vogliono incidere in contesti di conflittualità.

Il progetto si è concretizzato nella redazione del Documento in 14 punti per la pace nel Caucaso, alla cui stesura hanno contribuito anche i giovani della World House. Il testo, elaborato ed approvato all’unanimità da 150 personalità della società civile riunite a La Verna per la prima Conferenza internazionale dei popoli del Caucaso, è stato consegnato a leader politici, diplomatici e capi religiosi internazionali, tra cui Papa Benedetto XVI. Nel 2010 una nutrita delegazione di Rondine ha intrapreso un Viaggio di amicizia in Caucaso del Sud e Turchia.

Nel febbraio 2011 è nato il Comitato RondinEuropa che, grazie alla partecipazione di oltre cinquanta europarlamentari, si è prefisso l’obiettivo di concretizzare le proposte del Documento in progetti di intervento nell’area.

Una nuova classe dirigente per la Sponda Sud del Mediterraneo

Una nuova classe dirigente per la Sponda Sud del Mediterraneo è un percorso di cooperazione internazionale che Rondine ha intrapreso nel 2012 a seguito degli avvenimenti della cosiddetta Primavera Araba, con l’obiettivo di aiutare le giovani generazioni provenienti dal sud del Mediterraneo a comprendere i processi di trasformazione in atto e a partecipare attivamente alla fase di cambiamento storico che i propri Paesi di appartenenza stavano affrontando.

Il progetto si è articolato in programmi formativi residenziali realizzati nel 2012, 2013 e 2014 nella Cittadella della Pace e presso il Centro per la Formazione alla Solidarietà Internazionale di Trento: attraverso l’applicazione del Metodo Rondine, cinquanta giovani provenienti da Medio Oriente e Nord Africa sono stati formati per diventare attori del cambiamento.

Il percorso si è concluso nell’aprile 2016 a Trento con il Simposio internazionale “Sponda Sud. Nuove prospettive per il Mediterraneo”.

Quarto Anno Liceale di Eccellenza a Rondine

Il Quarto Anno Rondine è un’opportunità formativa e di studio riconosciuta dal ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca come percorso di sperimentazione per l’innovazione didattica, rivolta a studenti di tutta Italia dei Licei Classico, Scientifico e delle Scienze Umane che vogliono frequentare la classe quarta in un ambiente internazionale come la Cittadella della Pace.

Qui il Metodo Rondine, maturato dall’esperienza dello Studentato Internazionale – World House, viene applicato al percorso formativo degli adolescenti, che si trovano ad affrontare il più importante conflitto della vita: la ricerca della propria identità nel passaggio dall’infanzia all’età adulta, “terra ignota” che incute timore. 

Nella Cittadella della Pace intraprendono un percorso di crescita e consapevolezza di sé per diventare protagonisti non solo della propria vita, ma anche di un cambiamento reale nei propri territori, come cittadini attivi del terzo millennio.

Scuola di diplomazia popolare

La Scuola di diplomazia popolare di Rondine è l’ideale prosecuzione dell’esperienza dello Studentato Internazionale – World House, nella cornice della Cittadella della Pace: intende formare persone capaci di intervenire in situazioni di conflitto a rischio di degenerazione, riportando dialogo e apertura attraverso la promozione dal basso di progetti simbolici, ma efficaci.

Principale declinazione della Scuola di diplomazia popolare è il Master Executive in Global Governance, Intercultural Relations and Peace Process Management, promosso da Rondine e dall’Università di Siena (Dipartimento di Scienze Sociali, Politiche e Cognitive).

L’obiettivo è la formazione di una classe internazionale di professionisti esperti sulle tematiche relative agli effetti della globalizzazione e alle condizioni variabili delle relazioni internazionali: mobilità, diritti umani, conflitti transnazionali e transculturali, nuovi strumenti diplomatici e professionali di peacemaking.

In un panorama internazionale in cui la diplomazia tradizionale perde di efficacia, l’emergere di una cosiddetta diplomazia dei cittadini rappresenta una significativa via alternativa, che vede agire a livello non governativo gruppi di persone che si pongono come interlocutori efficaci per diminuire le tensioni fra le parti in conflitto e migliorare la capacità di comunicazione e comprensione.

Initiative for peaceful and democratic elections in Sierra Leone

Initiative for peaceful and democratic elections in Sierra Leone è il primo, innovativo progetto ad alto impatto politico e sociale promosso da Rondine International Peace Lab, con l’obiettivo di favorire un processo elettorale pacifico ed informato in occasione delle presidenziali del 2018 in Sierra Leone.

Tre esperti locali – tra cui un’ex studentessa di Rondine – hanno preparato 12 formatori, uno per ogni area del Paese, che a loro volta hanno trasmesso gli strumenti acquisiti a 360 leader di comunità sui temi della democrazia, responsabilità sociale, bene comune e riconciliazione. Nel progetto sono stati coinvolti anche 400 giovani professionisti, attraverso quattro tavole rotonde nelle principali università nazionali. Tramite una campagna di sensibilizzazione a livello nazionale, infine, il messaggio ha raggiunto più di un milione di persone.

Il percorso ha portato ad una maggiore consapevolezza del valore dell’impegno politico da parte dei leader di comunità, a un maggior dialogo tra fazioni in conflitto e a un aumento del livello di responsabilità e di fiducia della popolazione sul processo elettorale.

Inizio della Campagna Leaders for Peace

A settant’anni dalla Dichiarazione Universale dei Diritti dell’Uomo e a un secolo dalla fine della Prima guerra mondiale, i giovani e gli ex studenti di Rondine Cittadella della Pace intendono lanciare un Appello a tutti i popoli per compiere il primo passo verso una svolta decisiva sul tema dei diritti umani. 
Su invito del ministero degli Affari Esteri italiano e della Rappresentanza italiana alle Nazioni Unite, il prossimo 10 dicembre Rondine porterà alla sede delle Nazioni Unite a New York la propria esperienza ventennale nella promozione del dialogo e nella trasformazione creativa dei conflitti a tutti i livelli, studiata e ormai apprezzata anche dal mondo accademico.

Con la campagna Leaders for Peace, Rondine chiederà a ciascuno dei 193 Stati membri di sottrarre una cifra simbolica dal proprio bilancio della difesa e indirizzarla alla formazione di altrettanti leader globali in grado di intervenire nei principali contesti di conflitto del mondo, per promuovere lo sviluppo di relazioni sociali e politiche pacificate. 
Rondine chiederà inoltre a ogni Stato membro di inserire l’insegnamento e l’educazione ai diritti umani nei sistemi d’istruzione nazionali, integrandoli con le sperimentazioni del Metodo Rondine sulla trasformazione creativa dei conflitti. 
L’obiettivo è la graduale estinzione dei contesti bellici dal pianeta, attraverso l’affermazione di una nuova cultura che smascheri il falso concetto di nemico – producendo immensi benefici – e diffonda tra i cittadini le abilità per trasformare positivamente i conflitti, integrando l’educazione del Metodo Rondine con l’insegnamento dei diritti umani.

Grazie Liliana! - la memoria che diventa futuro

Il passaggio di testimone. L’ultima testimonianza pubblica di Liliana Segre alle scuole italiane e ai giovani del mondo da Rondine Cittadella della Pace.

È stato l’abbraccio più grande della Storia, quello che nella mattina del 9 ottobre ha avvolto Liliana Segre a Rondine. L’abbraccio di milioni di giovani fisicamente e virtualmente riuniti nella Cittadella della Pace di Arezzo che da oggi porteranno il suo messaggio nel futuro per rovesciare l’orrore di una delle pagine più buie della Storia. La Senatrice a vita ha scelto Rondine per rivolgersi a loro, a “tutti quei nipoti ideali che non mi stanco mai di nominare quando racconto la mia storia, visto che nel mio racconto c’è la pena, l’amore, la pietà, il ricordo struggente di quella che ero io, ragazzina, e di cui oggi sono la nonna, una nonna incredula e a volte incapace di starle così vicino profondamente, con struggimento, senza lacrime ormai da tanti anni”.

Grazie a loro quella memoria continuerà a vivere, a partire dai giovani nemici-amici di Rondine, come li chiama la Segre, provenienti da luoghi che hanno vissuto il dramma della guerra. Giovani appartenenti a popoli in conflitto tra loro che hanno scelto di andare oltre l’odio e le ferite, e cercare di costruire un dialogo con l’altra parte, per progettare insieme un futuro di pace.

Scuola di formazione per formatori

La Scuola per formatori è un percorso di alta formazione rivolto a mediatori, docenti, manager e professionisti, interessati a sperimentare il percorso rigenerativo della Cittadella della Pace ed acquisire le tecniche per diventare a propria volta formatori.

Il Metodo Rondine, oggi studiato e apprezzato a livello accademico, è infatti trasferibile creativamente a qualsiasi situazione di conflitto: sempre più ampia, dunque, la platea di soggetti interessati ad acquisirne gli strumenti per i propri contesti di riferimento.

Il modello è fornito dai giovani dello Studentato Internazionale – World House, che al termine del proprio percorso alla Cittadella della Pace sono in grado di promuovere nei propri Paesi azioni e progetti finalizzati allo sviluppo e alla risoluzione del conflitto.

Scuola di impresa

La Scuola di impresa di Rondine intende fornire gli strumenti per sviluppare business fondato sul valore del capitale umano, generando sviluppo a livello locale e globale.

Nella Cittadella della Pace, il Metodo Rondine – alimentato ed elaborato dall’esperienza dello Studentato Internazionale – viene applicato a percorsi imprenditoriali umanistici, permettendo di trasformare i conflitti delle start up e delle aziende in modo creativo, moltiplicandone esponenzialmente le possibilità di successo. Vengono accolti il management e le proprietà di aziende in crisi a causa di conflittualità interne degenerate, che vogliono applicare il Metodo Rondine come occasione di rinascita.

Rondine lavora sul conflitto personale che vive l’imprenditore: è da esso che, attraverso l’applicazione del Metodo, viene sprigionata la massima energia per la realizzazione del progetto imprenditoriale.

L’applicazione del Metodo Rondine nel mondo

Primi ambasciatori sono e continueranno a essere i giovani che hanno vissuto l’esperienza unica della World House: attraverso la rete mondiale di Rondine International Peace Lab, sono pronti a intervenire con un approccio innovativo in qualsiasi contesto, anche lontano dal proprio territorio di provenienza, applicando il Metodo Rondine per la trasformazione creativa dei conflitti.

A coloro che maturano una reale e profonda vocazione politica sarà dedicato un percorso di specializzazione, che pur trovando spazio fisico all’interno della Cittadella della pace, avrà un respiro esclusivamente internazionale, rappresentando la prima, fondamentale linea di intervento di Rondine nel mondo per i prossimi anni.

È la Scuola politica per la formazione di leader globali, che intende plasmare la nuova classe dirigente mondiale, impegnata nella rigenerazione dell’umano. Un percorso intensivo, di breve durata, che preveda la progettazione di un intervento di leadership politica in un Paese terzo.

La seconda linea di intervento di Rondine nel mondo è l’applicazione del modello transculturale del Quarto Anno Liceale di Eccellenza in Paesi terzi. Riconosciuto il successo delle prime quattro edizioni all’interno della Cittadella, il percorso di innovazione didattica è esportabile ed applicabile in ambito internazionale, con l’obiettivo di mettere a terra nei diversi continenti un’infrastruttura educativa globale.

Parallelamente all’applicazione dei percorsi formativi nel mondo, Rondine conferma il proprio impegno concreto con nuove, importanti azioni di diplomazia popolare, che trovano nel linguaggio digitale lo strumento ideale, di portata globale.

Un primo, fondamentale bacino di intervento continua ad essere il Caucaso del Sud, che ha caratterizzato l’attività di diplomazia popolare di Rondine fin dai suoi primi passi. Sulle orme di quanto realizzato tra il 2009 e il 2011 con il progetto VentidipacesuCaucaso e la redazione del Documento in 14 punti per la pace nel Caucaso, l’organizzazione intende attivare percorsi di digital diplomacy attraverso la creazione di app mobile e un’enciclopedia online dedicata alla storia riconciliata del Caucaso: uno strumento open source, che affianchi all’analisi accademica il contributo di giovani professionisti e studenti protagonisti dei percorsi formativi di Rondine.

Proseguirà inoltre l’impegno in Sierra Leone: gli importanti risultati di Initiative for peaceful and democratic elections in Sierra Leone – il primo, innovativo progetto ad alto impatto politico e sociale promosso da Rondine International Peace Lab – saranno riletti da accademici europei ed africani, antropologi culturali e filosofi della politica, con l’obiettivo di redigere un documento che individui e delinei gli strumenti e le modalità di una politica nuova, che superi la logica tribale.

Scuola politica per la formazione di leader globali

La Scuola politica per la formazione di leader globali intende plasmare la nuova classe dirigente mondiale, impegnata nella rigenerazione dell’umano. Un percorso intensivo, di breve durata, che preveda la progettazione di un intervento di leadership politica in un Paese terzo.

La Scuola politica formerà duecento leader globali di pace, capaci di governare le tre grandi sfide della globalizzazione: l’accelerazione del tempo, l’aumento della complessità e la moltiplicazione e degenerazione dei conflitti. Avendola vissuta in prima persona o avendone ricevuto la testimonianza dai giovani della World House, a Rondine i futuri leader globali comprendono gli effetti della guerra come disumanizzazione radicale e le dinamiche che ne sono all’origine, acquisendo gli strumenti per disinnescarla e la responsabilità di non alimentarla nuovamente.

Scuola media

Rondine intende declinare il suo metodo formativo in un percorso rivolto ai ragazzi della scuola media, che nel passaggio all’adolescenza rischiano di perdere la dimensione del sogno, in loro ancora prevalente.

Nelle loro mani hanno il mondo digitale, un linguaggio che sanno parlare meglio dei loro genitori e che deve coniugarsi con il patrimonio di sapere che verrà loro affidato da chi li precede. Detentori inconsapevoli di un potere, all’interno della Cittadella della Pace Rondine li mette in dialogo con i professori e con coloro che sono a scuola d’impresa e di politica, anche nel ruolo di docenti. Una “scuola rovesciata”, per capovolgere il mondo e rimetterlo in piedi: una nuova educazione alla responsabilità.

Il Metodo Rondine insegna loro a trasferire la ricchezza della fantasia e dell’immaginazione nel linguaggio digitale, che diventa veicolo per trasformare i loro sogni in progetti di portata potenzialmente globale, dando vita a un inedito laboratorio per l’umano, nel tempo della globalizzazione.

Scuola elementare

In una Cittadella in cui l’umano viene rigenerato, diventa imprescindibile la presenza della scuola elementare: per non cadere nella trappola della disumanizzazione, infatti, è fondamentale la presenza dei bambini, gli unici in grado di insegnarci a recuperare la dimensione del tempo come spazio gratuito della bellezza. Il gioco e la fantasia sono individuati come dimensioni permanenti dell’umano e fissati nella loro esperienza educativa perché non siano persi in nessuna fase della vita.

Protetti da una cultura che li vorrebbe efficienti ed eccellenti in ogni campo, bruciando le tappe della loro vita, sono avviati al futuro, vaccinati da chi vorrebbe rubarglielo.

Anche loro, come parte integrante della “scuola rovesciata”, sono chiamati a una forma di docenza verso gli altri segmenti formativi, comprese la Scuola politica e la Scuola di impresa.

La Cittadella del terzo millennio

Rondine mira al completamento della Cittadella della Pace come luogo simbolico e concreto di formazione per una nuova classe dirigente che possa ricoprire ruoli di leadership in tutto il pianeta e indirizzare la società umana verso un futuro di pace.

Nasce in questa cornice l’idea della Cittadella del terzo millennio: un luogo di rigenerazione dell’umano nella sua interezza, ispirato a un metodo attraverso cui la persona umana, in qualunque luogo si trovi, possa imparare a non restare vittima del conflitto e a non farsene promotrice, ma a maturare uno sguardo accogliente e di cura nei confronti della vita che c’è dentro ogni contesto organizzativo.

Attingendo costantemente all’esperienza dello Studentato Internazionale – World House, cioè alla trasformazione dell’esperienza tragica della guerra, la proposta formativa di Rondine intende ampliarsi, traendo costantemente linfa dal “primo passo” di giovani che hanno voluto incontrare il proprio nemico a Rondine.

Il Metodo Rondine viene applicato ai percorsi formativi per i giovani – Quarto Anno Liceale di Eccellenza, Scuola media e Scuola elementare – e ai corsi di alta formazione per gli adulti: Scuola di diplomazia popolare, Scuola di impresa e Scuola di formazione per formatori.

Tutti i percorsi formativi troveranno il giusto spazio all’interno della Cittadella del terzo millennio, un luogo brulicante di vita proveniente da tutto il pianeta. Perfettamente integrata nella naturale cornice della Riserva regionale Ponte a Buriano e Penna, la Cittadella si svilupperà lungo i due chilometri della piccola strada comunale che conduce all’antico borgo, accogliendo al suo interno la ricchezza della diversità umana. Parallelamente al recupero e alla valorizzazione degli antichi elementi – a partire dal Castello di Rondine e dalla sua torre – il progetto di sviluppo prevede la nascita di nuovi spazi ed attività, tra cui una fattoria didattica, una struttura per il “dopo di noi”, un Atelier internazionale delle arti, l’Abbraccio interreligioso – composto da tre piccoli edifici: una chiesa, una sinagoga e una moschea – e il Ponte della rigenerazione, sulla cui chiave di volta in cristallo, sospesa sul vuoto, le persone possano riscoprire la relazione come vertigine e come coraggio di compiere un passo dopo l’altro, venendosi incontro.

Con una particolare attenzione alla sostenibilità ambientale – garantita dalla presenza di pannelli fotovoltaici, piccole stazioni idriche e l’utilizzo di materiali naturali – l’antica cittadella medievale, chiusa e difesa, diventa Cittadella integrata e aperta al pianeta.

Attraverso l’esperienza rigenerativa di Rondine, la ricchezza umana che vi viene accolta riscopre il proprio enorme potenziale e riceve la spinta a riversarsi nel mondo per compiere – insieme agli altri, differenti o ex nemici – la propria vocazione.

Raggiunta la sua piena realizzazione, dunque, la Cittadella del terzo millennio non sarà solo un luogo fisico, ma un modello cui ispirarsi. Ogni anno formerà leader politici, imprenditori umanisti, educatori e nuovi formatori: artigiani dell’umano, protagonisti della crescita e dello sviluppo di nuove relazioni e della propria comunità. Cittadelle in cui si ritrova l’ésprit de Rondine, che permea in modo creativo il contesto di riferimento, in base alle specifiche dinamiche ed esigenze.

Un mondo di leader di pace

A due secoli dalla fine della Grande Guerra, Rondine raggiunge il suo obiettivo: un mondo privo di scontri armati, in cui – attraverso la diffusione del Metodo Rondine – ogni persona è in grado di trasformare creativamente i conflitti. Un mondo di leader di pace.

RONDINE