E’ stato un abbraccio che ha avvolto tutto lo Studentato di Rondine quello dell’arcivescovo Riccardo Fontana che ancora una volta ha voluto dare personalmente il benvenuto ai giovani teologi ortodossi del Comitato cattolico per la collaborazione culturale del Pontificio Consiglio per la Promozione dell'Unità dei Cristiani giunti a Rondine all’inizio di luglio e che per tutta l’estate seguiranno il corso di lingua italiana insieme alla nuova generazione di giovani dello Studentato Internazionale. L’incontro è avvenuto ieri 30 luglio nella Cittadella della Pace. Un’accoglienza calorosa nella diocesi di Arezzo-Cortona-Sansepolcro nello spirito ecumenico di cui da sempre l’arcivescovo si fa interprete con grande fervore che è diventata un momento di raccoglimento e di riflessione insieme a tutti i giovani di Rondine sulle drammatiche vicende che in questi giorni stanno affliggendo la Terra Santa. “E’ difficile riuscire a semplificare questa storia così complessa, da parte mia voglio invocare Dio perché la sofferenza degli innocenti non duri nel tempo – ha detto Fontana introdotto dal presidente Franco Vaccari – Sono felice di essere qui con voi per questa preghiera, in un luogo che dimostra come l’amicizia tra palestinesi e israeliani e tra nemici in generale sia possibile, soprattutto in un momento di grande sofferenza come questo. Nulla si può dire in questo momento se non invocare il buon senso da entrambe le parti – continua il prelato – il buon senso devono averlo tutti, nonostante le differenze di pensiero e di credo, entrambe le parti vedono che con la guerra tutto è perduto mentre nella pace si possono fare cose straordinarie”. All’incontro è seguita una preghiera ecumenica per la pace in Medio Oriente a cui tutti gli studenti hanno voluto partecipare nonostante l’appartenenza a diverse religioni e confessioni, provenienti da culture e mondi lontani ma tutti pronti a testimoniare che la convivenza pacifica è possibile. “Questi giovani – aggiunge il presidente di Rondine Franco Vaccarihanno saputo creare piccoli ponti dove quasi tutti dicevamo sarebbe stato impossibile. Non "condannati a vivere insieme", come molto dicono, ma desiderosi di vivere insieme. Sono riusciti dove tutti gli altri hanno fallito. E con loro tutti gli altri giovani di altri conflitti che hanno vissuto e vivono lo stesso cambiamento. Un cambiamento che siamo certi potranno un giorno nei loro paesi e trasformando il desiderio di pace in una realtà concreta”. La preghiera, è stata presieduta come sempre dal Diacono Rodolfo Valorosi Massai, responsabile dell'Ufficio diocesano per l'ecumenismo e il dialogo interreligioso della Diocesi di Arezzo-Cortona-Sansepolcro e si ripeterà ogni giovedì alle 19.30, nella chiesa di San Pietro e Paolo di Rondine accogliendo chiunque voglia condividere questo momento con i giovani dello Studentato Internazionale.