Il video "Per arrivare lontano camminiamo insieme. Un percorso di immagini" è il risultato finale e tangibile di un’iniziativa del Cesvot iniziata nel 2011.  Si tratta del Laboratorio per la formazione di progettisti per il volontariato che si è svolto a Lucca, un fine settimana al mese, da febbraio a giugno, a cui ho partecipato in qualità di volontaria di Rondine. A seguito di questa prima fase teorica è stata proposta una fase facoltativa di progettazione partecipata, ovvero di ideazione e realizzazione di un progetto vero e proprio. Si sono unite e hanno collaborato a questo progetto tre associazioni toscane, distanti geograficamente ma anche per sfera d’azione: oltre a Rondine, due realtà pisane Agbalt (Associazione Genitori di Bambini Affetti da Leucemie e Tumori) e Neurocare associazione di sostegno alle persone affette da malattie neurologiche e afasia. L’obiettivo comune che le ha accomunate è stato il voler migliorare la conoscenza che il territorio ha di esse, così da intercettare e coinvolgere un numero sempre crescente di volontari e sostenitori.

Con  Isabella Palandri per Agbalt, Lorella Di Luca per Neurocare coordinate da Anna Maria Neri di Neurocare abbiamo voluto raccontare con  immagini l’esperienza reale di che è volontario nelle tre associazioni, facendone emergere la mission, raccontandone le attività principali e  svelando le motivazioni e i sentimenti più personali e intimi che portano a fare volontariato. E’ stato deciso di girare un video di promozione per ogni associazione, che fosse breve ma incisivo, realizzato da Cristiano Proia. Protagonista di quello di Rondine è Anna Moro, del team della formazione, che racconta la sua esperienza. Insieme a lei, i giovani dello Studentato Internazionale e sullo sfondo le immagini del borgo.

Il 20 ottobre, a Pisa, a conclusione del progetto, è stato presentato in anteprima e  con successo il video, che pubblicato sul nostro sito, testimonia l’inizio e l’augurio di una vasta diffusione!

Un grazie ha tutti coloro che hanno collaborato alla realizzazione del progetto.

Elena Bevivino

 

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