OPERA SEGNO su iniziativa della Conferenza Episcopale Italiana
Con uno sguardo al Mediterraneo, alla ricchezza e complessità dei popoli e culture che vi si affacciano, nel febbraio 2020 la Conferenza Episcopale Italiana (CEI) ha promosso un incontro di riflessione e spiritualità: “Mediterraneo, Frontiera di Pace”. Durante l’evento svoltosi a Bari, la CEI, insieme a Caritas Italiana, ha lanciato un’Opera Segno da cui è derivato l’innovativo progetto “Mediterraneo Frontiera di Pace, Educazione e Riconciliazione” (MED).
L’iniziativa, sviluppata da Rondine Cittadella della Pace, prevede una formazione di livello superiore per i giovani dei Paesi mediterranei colpiti da tensioni politiche e sociali, e mira a fornire ai partecipanti gli strumenti metodologici e operativi per intervenire in situazioni in rapido mutamento e straordinariamente complesse, con l’obiettivo di rafforzare le capacità strategiche e di leadership.
Al termine del periodo di formazione col Metodo Rondine, i giovani professionisti torneranno nei loro paesi di origine con un’ampia gamma di preziose competenze trasversali, relazionali e di progettazione sociale, che consentiranno loro di gestire i cambiamenti socioculturali in atto, promuovere interventi di cooperazione e progettare iniziative di peacebuilding ad alto impatto sociale.
Nel novembre 2021 il progetto è stato selezionato tra i finalisti al Paris Peace Forum promosso dal Presidente francese Emmanuel Macron.
Sono già sette i progetti culturali, di ricerca e di impatto sociale sviluppati nel corso della prima edizione di MED, con una ricaduta in atto in Bosnia Erzegovina, Libano, Palestina e Siria.
La seconda edizione, avviata ad aprile 2022, vede la partecipazione di dieci giovani provenienti da Albania, Bosnia Erzegovina, Libano, Tunisia e Turchia. Seguiranno il periodo di formazione a Rondine fino a giugno 2023 per poi rientrare nei rispettivi Paesi d’origine e avviare progetti ad alto impatto sociale.
Nonostante il difficile anno passato siamo molto felici di essere riusciti a venire in Italia per lavorare sui nostri progetti e per dimostrare che è possibile convivere e dialogare. I progetti che realizzeremo nei nostri paesi al rientro hanno come obiettivo il dialogo, la riconciliazione e la pace, e continueremo a sviluppare la rete, che qui stiamo costruendo, di giovani che vogliono promuovere la coesione sociale nel Mediterraneo
Amina, Bosniaca
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OPERA SEGNO su iniziativa della Conferenza Episcopale Italiana
Discussione imparziale tra studenti e docenti sulla storia recente della Bosnia Erzegovina, per superare le divisioni indotte del passato.
Project by Amina Surkovic
Un progetto per amplificare le conoscenze digitale dei giovani palestinesi per trasformare le idee in progetti concreti.
Project by Nirmeen Odeh
Il progetto promuove l’importanza del dialogo interreligioso e collaborazione tra le comunità etniche e religiose di Bosnia Erzegovina.
Project by Nadezda Mojsilovic
La trasformazione della visione dell’avversario in un compagno di squadra tramite l’attività sportiva
Project by Majdi Abdallah
Aldo
23 anni
Albanese
Economia (Turismo)
Accademia della leadership giovanile – Coinvolgere giovani attivi per ottenere le competenze necessarie ad alimentare visioni e idee per l’istruzione e lo sviluppo sostenibile.
Elie
27 anni
Mediorientale
Coaching di vita
Youth for Common Good - In Caritas i giovani, Coinvolti nelle nostre attività multiculturali e diversificate, diventeranno sostenitori della pace e dell'umanità nelle loro comunità.
Kabalan
29 anni
Mediorientale
Amministrazione e Finanza
Youths For Common Good - In Caritas i giovani, Coinvolti nelle nostre attività multiculturali e diversificate, diventeranno sostenitori della pace e dell'umanità nelle loro comunità.
Graziella
22 anni
Mediorientale
Biochimica
Youth for Common Good - In Caritas i giovani, Coinvolti nelle nostre attività multiculturali e diversificate, diventeranno sostenitori della pace e dell'umanità nelle loro comunità.
Janbert
23 anni
Turco
Gestione di aziendale e contabilità; Master Gestione dei conflitti e Azione Umanitaria
Formazione tecnologica per i giovani
Ahmed
34 anni
Tunisino
Scienze sperimentali
Lo sport per promuovere l’integrazione e la coesione sociale
Firas
23 anni
Tunisino
Scienze sperimentali
Lo sport per promuovere l’integrazione e la coesione sociale
Teuta
30 anni
Bosniaca
Lingua e letteratura inglese, Ingegneria
Installare una mostra multisensoriale attraverso storie, oggetti, testimonianze orali all’interno del Museo dell’infanzia di guerra in Bosnia ed Erzegovina.
Ružica
26 anni
Bosniaca
Psicologia
Coesistenza pacifica e integrazione - Offrire risposte adeguate ai bisogni dei migranti del campo Ušivak (Bosnia ed Erzegovina) attraverso la creazione di attività per ridurre le tensioni e lavorare per migliorare il dialogo con la comunità locale.