Domenica 11 giugno alle ore 19 la proiezione del film “Né Giulietta né Romeo” seguita da un dibattito con la regista e attrice sui molteplici volti del disagio giovanile

 

 

Veronica Pivetti ospite d’eccezione a Rondine Cittadella della Pace per un confronto condiviso su argomenti di grande attualità che investono le giovani generazioni. Domenica 11 giugno alle 19 presso alla Cittadella della Pace di Arezzo sarà presentata la proiezione del film a tema di interesse socioculturale “Né Giulietta né Romeo” e dopo la visione seguirà un dibattito in presenza della regista e attrice Veronica  Pivetti. L’incontro sarà moderato dalla giornalista e saggista Alessandra Di Pietro.

 

Basato su una sceneggiatura di Giovanna Gra e patrocinato da Amnesty International in quanto opera che si batte per la salvaguardia dei diritti umani, Né Giulietta né Romeo è un film importante perché affronta, senza parossismo ed esagerazione o censure, temi come la violenza sulle donne, il bullismo, la diversità, intesa come causa di emarginazione ma anche come capacità di mettersi nei panni dell’altro.


Metafora, della nostra società fortemente omofoba è la famiglia Bordin, che si culla in un finto progressismo e in una cultura ostentata più che introiettata fino a quando la consapevolezza di avere "il diverso" fra le mura di casa non genera una crisi profonda, insensata, incomprensibile.

Un viaggio alla ricerca dell’identità personale del giovane che si scontra con le difficoltà di comunicare, con la complessità dei rapporti familiari, con le relazioni con i coetanei che spesso generano conflittualità e chiusura.

Temi centrali per Rondine che negli ultimi anni sono stati declinati anche nella sfera adolescenziale grazie al progetto Quarto Anno Liceale d’Eccellenza a Rondine che offre un percorso formativo per diciassettenni di tutta Italia mirato proprio a dare strumenti e occasioni di confronto per imparare a “risolvere creativamente” il conflitto, a trovare un equilibrio tra autenticità, autonomia e relazioni.

 

Il film. Rocco ha sedici anni, genitori separati, un ottimo rapporto con la mamma e la stravagante nonna, ma pessimo col padre, egocentrico e distante. Sempre vicini a lui, i suoi migliori amici: Maria, una simpatica ragazzina romana molto vivace, e Mauri, un po' goffo e ingenuo. Tutto cambia quando, a scuola, Rocco si innamora di un altro ragazzo e decide di rivelare la propria omosessualità ai genitori. Deluso dalla loro reazione, scappa di casa per andare a vedere il concerto del suo cantante preferito, giovane icona gay. Così, madre e nonna lo inseguono in un viaggio esilarante, che porterà tutti a Milano e a conoscersi meglio.