Le parole di sostegno del Segretario per i Rapporti con gli Stati del Vaticano ai giovani di Rondine che chiedono l’impegno dei leader mondiali per la risoluzione del conflitto, in occasione della visita alla Cittadella della Pace

 

Ancora un incontro d’eccellenza alla Cittadella della Pace, che si impegna per la formazione di giovani provenienti da aree di conflitto e post conflitto di tutto il mondo affinché possano diventare futuri leader di pace. Proprio la Giornata Internazionale della Pace è stata l’occasione per gli studenti della World House di Rondine di incontrare l’arcivescovo Paul Richard Gallagher, Segretario per i Rapporti con gli Stati del Vaticano. Il tema al centro dell’incontro, “Il ruolo globale della Diplomazia Vaticana: esperienze e prospettive”, ha permesso di approfondire questioni di primaria importanza nel delicato lavoro diplomatico del Vaticano, che si propone di promuovere la pace e portare il proprio contributo di mediazione nelle situazioni di conflitto. Un’occasione, per Monsignor Gallagher, di visitare la Cittadella alla presenza del vescovo della Diocesi di Arezzo-Cortona-Sansepolcro, Mons. Riccardo Fontana, e approfondire il lavoro di Rondine anche attraverso un dialogo aperto e ricco di stimoli con i giovani della World House.

«La mia visita è stata breve – afferma Monsignor Paul Richard Gallagher, dopo l’incontro con gli studenti di Rondine, – ma è stato molto incoraggiante vedere questi giovani usare il proprio tempo per venire qui e affrontare le realtà, spesso dure, delle loro situazioni di provenienza, per incontrare quelli che precedentemente erano i loro nemici, vivere insieme, discutere dei propri problemi, fare tentativi e apprendere come promuovere la pace e risolvere i conflitti nei loro paesi.

È davvero incoraggiante – continua Monsignor Gallagher – vedere i loro sforzi e vedere giovani come questi, impegnati, entusiasti, ma non intimoriti dalle sfide. Questo è un motivo per sperare nel futuro».

Non sono mancate parole di sostegno per il lavoro che i giovani di Rondine stanno portando avanti attraverso Leaders for Peace, la campagna di sensibilizzazione rivolta agli Stati membri delle Nazioni Unite affinché pervengano ad un impegno concreto nella formazione di giovani leader di pace, in grado di intervenire nei principali contesti di conflitto nel mondo. «Ovviamente vorrei esprimere delle parole d’incoraggiamento. In questo momento nel mondo, nonostante le critiche mosse ai leader politici e una certa insoddisfazione, sappiamo che questi sono importanti e che l’assumersi delle responsabilità comporta loro una sfida maggiore». Conclude il Segretario per i Rapporti con gli Stati del Vaticano: «Se loro vorranno prendersi l’impegno attraverso questa campagna e, implicitamente, impegnarsi con i giovani dei propri paesi, credo che questo non possa che essere da incoraggiare».