La “signora che sconfisse la guerra” nuova Ambassador di Rondine
 

“Nel mondo del futuro ci sarà posto solo per persone come i giovani di Rondine, con mentalità aperta. Sono molto impressionata dal lavoro che stanno facendo”

 

Dalla crisi libica, al crescente fenomeno dei flussi migratori fino alle politiche europee, sono stati tantissimi gli argomenti affrontati dalla Premio Nobel per la Pace Leymah Gbowee oggi ospite alla Cittadella di Rondine nell’ambito degli incontri dedicati ai giovani promossi dal Premio Internazionale Semplicemente Donna. Un incontro per conoscere il lavoro dell’organizzazione internazionale che da vent’anni lavora per la trasformazione del conflitto, ma soprattutto i giovani che hanno scelto Rondine per formarsi e impegnarsi per la costruzione della pace nei loro Paesi.

Un messaggio straordinario quello che Leymah Gbowee ha oggi consegnato ai giovani di Rondine – ha affermato il presidente Franco Vaccari –  perchè la sua storia, il suo percorso è proprio quello che ci auguriamo possano intraprendere questi giovani quando tornano nei loro Paesi.  Servono soluzioni creative per costruire nuove vie per realizzare la pace. E lei ha trovato una via stupenda unendo un movimento trasversale non violento che ha posto fine ad un bagno di sangue che affliggeva il suo popolo”.

Un modello di impegno civile ma anche grande temperamento e coraggio che ha valso alla Gbowee l’epiteto della “Signora che sconfisse la guerra”. A soli 14 anni esasperata dagli orrori di quella guerra civile che stava lacerando il suo paese, la Liberia, riuscì a mettere insieme un esercito di donne pronte a fermare il conflitto attraverso la nonviolenza. Un movimento interreligioso che vide cristiane e musulmane marciare sulla capitale Monrovia assediandola con un sit-in per oltre un mese. Il movimento fu determinate nel porre fine al conflitto, ma ha anche spianato la strada all’elezione della prima donna Presidente della Liberia: Ellen Johnson Sirleaf. Un impegno per la pace e per i diritti delle donne quello della Gbowee, che da allora è sempre cresciuto, estendendosi anche ad altri Paese africani, fino a portare la sua testimonianza nel mondo.

“E’ importante formare i giovani perché possano rendersi contro dell’impatto della guerra e della bellezza di costruire la pace. – queste le bellissime parole di Leymah Gbowee che non ha mancato di esprimere il suo apprezzamento per  Rondine –  Sono molto impressionata dal lavoro che stanno facendo i giovani di Rondine perché l’ignoranza diffusa contribuisce a diffondere degli stereotipi deleteri per l’umanità e un luogo come questo che permette ai giovani di stare insieme, di formarsi e lavorare sul significato di pace è importante per l’Italia e per il mondo. Un lavoro tanto più importante oggi, come ha ricordato la Premio Nobel, in quanto siamo alle prese con crisi migratore di enormi dimensioni, con una crescita costante della paura del diverso e con la nascita di nuove forme di nazionalismo. “Io sono stata una profuga e so cosa significa sentirsi giudicato delle persone. Ogni stereotipo costruisce un nuovo muro. Solo cercando di capire chi abbiamo davvero davanti si possono far cadere, uno a uno, ogni stereotipo e aprire la nostra mente. Conoscenza, impegno, dialogo sono ciò di cui abbiamo bisogno. Nel mondo del futuro ci sarà posto solo per persone come i giovani di Rondine, con mentalità aperta”.

Presente all’incontro anche Ivana Ciabatti, presidente della Giuria del Premio Semplicemente Donna e presidente della Fondazione di comunità per Rondine.  “E’ un onore poter far conoscere a una premiata come Leymah Gbowee la realtà di Rondine. Questo incontro rappresenta perfettamente la mission della manifestazione che vuole parlare ai giovani, creare occasioni di dibattito.Crediamo fortemente che questa sia la via migliore da perseguire per debellare la violenza di ogni genere” 

“Rondine ha bisogno di persone come Leymah Gbowee tra i suoi Ambassadors per poter portare nel mondo il lavoro che ogni giorno freme tra le mura della Cittadella” – Queste le parole con le quali Franco Vaccari, presidente di Rondine, ha conferito la rondine rossa, spilla simbolo dell'appartenenza onoraria a Cittadella della Pace.