Proteggiamo gli “spazi terzi” come lo sport per tenere viva la possibilità del dialogo tra i popoli
Rondine, chiamata a collaborare per preservare lo spirito agonistico positivo dello sport e della prossima partita di calcio della Nazionale a Udine, rilancia invitando le Istituzioni coinvolte alla Cittadella della Pace di Arezzo per costruire iniziative che assicurino lo sport come naturale servizio alla pace. Comune obiettivo: garantire spazi sicuri dove la diversità possa continuare a coesistere nel riconoscimento dell’esistenza dell’altro, seppur nella divergenza di posizioni e visioni.
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All’Onorevole Ministro dello sport, Andrea Abodi
Al Presidente della Regione Friuli-Venezia Giulia, Massimiliano Fedriga
Al Sindaco di Udine, Alberto Felice De Toni
Al Presidente nazionale della Federazione Gioco Calcio, Gabriele Gravina
Ai Presidenti dei vari Enti coinvolti a diverso titolo
nella prossima partita di calcio Italia-Israele
Agli Enti sociali, economici, culturali, educativi e religiosi del territorio di Udine
Gent.mi,
Apprezziamo e stimiamo la richiesta di incontro e di collaborazione con Rondine lanciata dal sindaco di Udine Felice De Toni: sono convinto che l’obiettivo sia comune, portare un messaggio concreto di pace, radicato nel coraggio quotidiano dei giovani provenienti dal Medio Oriente che nella World House della Cittadella della Pace cercano di spezzare la catena crescente dell’odio. Vogliono riconoscersi reciprocamente il diritto di esistere e di vivere un difficile dialogo quotidiano: e questo è il nostro terreno comune.
Nelle interlocuzioni con i diversi soggetti territoriali e nazionali abbiamo constatato l’intenzione di tutti che accompagna la prossima partita Italia-Israele, che si svolgerà a Udine il 14 ottobre: fare in modo che lo sport – il calcio in questo caso – possa essere quello “spazio terzo”, quella risorsa morale e culturale per cui è nato e continua a trovare una sua preziosa ragion d’essere, anche nei momenti più tragici della storia. Così possiamo dare un contributo con tutti voi per difendere la forza e la bellezza dello sport da rischi e tensioni che in questo momento potrebbero crearsi. Rondine non interviene perché è coinvolto uno Stato o un altro. Rondine semplicemente non può che essere la naturale alleata dello sport, il luogo dove si vive – e si gioca! – come avversari, mai come nemici. Rondine infatti è uno spazio “terzo”, anzi di più: è un luogo e un’esperienza viva che ogni giorno è equamente coinvolta con le vittime delle guerre – i giovani – che sono ospitate e aiutate a ospitarsi, per uscire dall’avvelenamento causato dall’idea di “nemico”. Tutte le persone e le istituzioni che promuovono sinceramente la pace vogliono proteggere gli “spazi terzi”. Questi luoghi, soprattutto nei momenti di maggiore tensione e durante i conflitti, devono rimanere uno spazio sicuro dove la diversità possa continuare a coesistere nel riconoscimento dell’esistenza dell’altro, seppur nella divergenza di posizioni e visioni, tenendo viva la possibilità del dialogo tra i popoli.
In tal senso, ci uniamo a tutte le istituzioni coinvolte a vario titolo nella prossima partita, e invitiamo anche altri soggetti del territorio di Udine a condividere pienamente questa intenzione, in modo corale, perché il calcio e lo sport in generale siano un momento di umanità, di riconoscimento al di là e al di sopra delle tragiche contingenze a cui assistiamo ogni giorno.
Aderiamo innestando qui, oggi, la nostra iniziativa – “Il vero nemico è la guerra” – lanciata il 24 aprile a Firenze, in Palazzo Vecchio, attraverso la voce forte e autentica di quattro giovani: un israeliano, un palestinese, una ucraina e una russa. È una proposta sul tappeto che invita tutti a riconoscersi in una comune umanità prima delle singole appartenenze, vedendo nelle differenze una risorsa per lo sviluppo umano integrale.
È una iniziativa che, dalle Nazioni Unite alle nostre istituzioni italiane, è riconosciuta e che, trovando una ulteriore, forte risposta in tale delicata circostanza, potrebbe suscitare un consenso ancor maggiore, soprattutto nei cittadini e nelle cittadine che ogni giorno di più sono angosciati e smarriti e, pur volendo sinceramente la pace, non sanno orientare i loro pensieri e le loro possibili azioni.
Quindi, in uno spirito inclusivo, non vogliamo solo accettare il dialogo con le istituzioni territoriali e nazionali, ma anche rilanciare proponendo a tutti i soggetti coinvolti e interessati “l’ospitalità” a Rondine, a breve, per confrontarci e provare a costruire una collaborazione più ampia che possa portare a future azioni concrete che leghino indissolubilmente lo sport e la pace, a partire dal territorio di Udine e del Friuli-Venezia Giulia, anche oltre i confini nazionali.
Vi invitiamo a incontrarci a Rondine, luogo “terzo” ed equi-coinvolto, includendo anche le scuole, le categorie economiche e civili, in un vero spirito di condivisione. Inoltre, vista la nostra quotidiana esperienza nel dialogo interreligioso, invitiamo anche i rappresentanti delle comunità ebraiche, musulmane e cristiane, quest’ultima nella persona dell’arcivescovo Monsignor Riccardo Lamba.
In attesa di una auspicata risposta da parte di tutti, invio un caro saluto, anche e soprattutto a nome dei giovani che giungono a Rondine dai teatri di guerra, e si sentono ospitati da una Italia che in ogni suo angolo e iniziativa – in questo caso Udine e il Friuli-Venezia Giulia – sta dalla “loro” parte.
Franco Vaccari
Presidente
LE ADESIONI
Adesione del Ministro dello sport, Andrea Abodi
Gentile Presidente Vaccari, caro Franco,
la ringrazio prima di tutto per il suo, il vostro impegno quotidiano al servizio del bene comune, nell’ambito del quale la Pace è elemento essenziale e al quale dobbiamo concorrere tutti, tanto più in tempi di conflitti come quelli odierni.
Nello specifico, condivido nello spirito e nei contenuti quanto da lei scritto nella lettera aperta in occasione dell’incontro di Nations League tra Italia e Israele, in programma a Udine lunedì prossimo, con l’obiettivo che possa rappresentare un’occasione di confronto sportivo, sostenuta da tutte le Istituzioni, dalla quale trarre spunto per rilanciare azioni comuni a favore del dialogo, del rispetto e della vita.
Sarà un piacere raggiungervi a Rondine entro la metà del mese prossimo, per conoscere, ascoltare, osservare e dialogare. Presupposti che daranno ulteriore senso alle ragioni della collaborazione per una buona causa.
Cordiali saluti,
Andrea Abodi
Adesione dell’Arcivescovo di Udine, Mons. Riccardo Lamba
«In questo momento storico in cui i conflitti si allungano nel tempo e si allargano nello spazio, aggravando il dolore di un numero sempre maggiore di popolazioni e coinvolgendo, con loro, tutta l’umanità, ben volentieri la comunità cristiana della Chiesa di Udine aderisce a ogni iniziativa volta a favorire l’incontro e il dialogo tra le parti coinvolte nei vari conflitti.
Condividiamo l’appello di Franco Vaccari, fondatore e presidente di Rondine – Cittadella della Pace il quale mette in rilievo l’importanza del «riconoscimento dell’esistenza dell’altro, seppur nella divergenza di posizioni e visioni», nella convinzione che la diversità storica, culturale e religiosa sia una ricchezza per tutti.
Sono disponibile a partecipare, a nome della Chiesa udinese, all’incontro a Rondine, «luogo “terzo” ed equi-coinvolto», assieme ai rappresentanti delle comunità ebraiche e musulmane, unitamente alle realtà sportive, istituzionali, economiche, formative e civili del Friuli-Venezia Giulia che vorranno unirsi sotto l’insegna della comune umanità, in spirito di pace.
In continuità con la preghiera che la Chiesa, su indicazione del Santo Padre, ha celebrato lo scorso 7 ottobre, rinnovo l’appello a perseverare nella preghiera per la pace.
Il Signore, che ha definito “Beati” gli operatori pace, benedica ogni sforzo per giungere alla riconciliazione e al riconoscimento reciproco dei popoli in conflitto.»
Riccardo Lamba
Arcivescovo di Udine
Adesione del Sindaco di Udine, Alberto Felice De Toni
Gentile Presidente,
ho apprezzato molto la tua lettera per la forza che esprime, forza che viene certamente dal vostro lavoro e da quei giovani coraggiosi che giungono a Rondine dai luoghi di guerra del mondo e si impegnano ogni giorno a “spezzare e la catena dell’odio”.
Con grande convinzione, dopo aver bussato alla porta di Rondine per la prima volta, aderisco alla tua proposta, condividendo le ragioni profonde che hai esposto nella tua riflessione. Incontrarsi a Rondine tutti insieme potrebbe lanciare finalmente un messaggio di unità e condivisione verso l’unica strada possibile, la pace, mettendo da parte divisioni e differenze politiche, religiose, culturali.
Con questa azione, che ho fortemente auspicato e per la quale lavoriamo da tempo, riusciremo a sgombrare il campo, non solo metaforicamente, da ogni discussione che inquini ulteriormente uno scenario già di per sé drammatico e in continua evoluzione. La collaborazione con Rondine diventerà quindi un’occasione di dinamismo anche per le istituzioni, che necessariamente si devono fare portatrici di un messaggio di pace e di dialogo, bilanciando opinioni divergenti. Cogliere l’occasione della competizione sportiva per aprire uno spazio di discussione a Rondine significa attribuire nuovi significati, più profondi e nobili, ad uno spettacolo, dal quale non è possibile disgiungere una presa di coscienza di un contesto internazionale sempre più difficile e preoccupante. Di fronte all’escalation di violenze e atti di guerra da entrambe le parti, come Sindaco sono pienamente convinto che non si possa fruire di un momento ludico senza inserirlo in un quadro più complesso, sublimando un evento sportivo – come la gara Italia – Israele – in una occasione per rafforzarne, in maniera super partes, i valori.
Auspico e mi faro parte attiva perché tutte le istituzioni territoriali e nazionali coinvolte in questo evento possano aderire con convinzione all’iniziativa di Rondine.
Ti ringrazio anche per aver allargato la proposta anche alla società civile e alle istituzioni religiose anche del nostro territorio per il loro apporto etico e culturale alla pace, iniziando dall’arcivescovo di Udine, che ha approvato dall’inizio il vostro coinvolgimento conoscendone il valore.
Attendo solo una data da concordare con tutti gli altri, nella speranza che questa vostra iniziativa possa portare frutti concreti di pace.
Un caro saluto.
Il Sindaco di Udine
Alberto Felice De Toni
Gentile Presidente Vaccari,
la ringraziamo per il vostro ormai ultraventennale impegno per costruire una cultura di pace in tempi di conflitti come quello odierno; Rondine è da sempre uno spazio sicuro dove la diversità può continuare a coesistere nel riconoscimento dell’esistenza dell’altro, tenendo sempre viva la capacità di dialogo.
Condividiamo lo spirito e i contenuti dell’appello che ha voluto rivolgere a tutte le istituzioni, alle categorie economiche e civili in occasione dell’incontro di calcio Italia Israele in programma a Udine lunedì 14 ottobre, con l’auspicio che un evento sportivo possa rappresentare un’occasione di confronto e di dialogo al fine di favorire azioni comuni a favore della pace.
Conosciamo il valore dell’Associazione Rondine, già presente con importanti iniziative nelle scuole del nostro territorio e accogliamo con convinzione l’invito a Rondine Cittadella della Pace, per condividere un comune percorso di collaborazione insieme a tutti i soggetti istituzionali e civili del nostro territorio, a partire dai valori universali della pace e del riconoscimento reciproco, all’insegna della speranza e della concretezza del fare.
Un cordiale saluto,
Confindustria Udine – Piero Petrucco
Confartigianato Udine – Graziano Tilatti
CNA FVG – Maurizio Beletti
Legacoop FVG – Michela Vogrig
CISL FVG – Alberto Monticco
CIGL FVG – Michele Piga
UR UIL FVG – Matteo Zorn
CISL Udine – Renata Della Ricca
Camera del lavoro Cgil Udine – Emiliano Giareghi
La Dirigente e i Docenti della Sezione Rondine del Liceo Caterina Percoto di Udine
La Dirigente e i Docenti della Sezione Rondine del Liceo Caterina Percoto di Udine accolgono l’appello formulato da Rondine Cittadella della pace e lo fanno proprio, convinti della forza generativa del riconoscimento della diversità.
A fronte della tragica complessità dei tempi nei quali viviamo, e nel rispetto delle sensibilità di ognuno, sosteniamo con passione la proposta dell’incontro a Rondine, quale luogo terzo equi-coinvolto, assieme a diverse istituzioni e categorie economiche e civili del territorio, finalizzato a creare il clima di dialogo così a lungo auspicato.
Nella piccola realtà del nostro quotidiano, il Metodo Rondine, improntato a favorire in ogni contesto la trasformazione del conflitto in un momento generativo di crescita, rappresenta un mattone per contribuire a raggiungere questo obiettivo.
La Dirigente Scolastica
Gabriella Zanocco
Magnifico Rettore Roberto Pinton, Università di Udine
Gentilissimo Presidente,
innanzitutto, desidero esprimerLe un sincero apprezzamento per l’attività che Rondine svolge a favore delle vittime di tutte le guerre e per l’instancabile impegno che Lei e i suoi collaboratori profondete nel diffondere e consolidare il principio della pace, quale potente arma per sconfiggere la guerra. In questo ci riconosciamo, come Università, luogo “terzo” in cui i principi di inclusione, solidarietà e pace devono essere discussi e diffusi, senza implicazioni ideologiche o politiche.
In secondo luogo, desidero ringraziarLa per aver aperto, con il suo recente invito, ripreso dai media, la strada a un incontro dedicato alla pace, che coinvolga anche i soggetti della società civile.
L’Università di Udine, proprio perché unico ateneo nato per volontà popolare, come parte della ricostruzione seguita al sisma che distrusse il Friuli nel 1976, porta in sé i principi della solidarietà ed è per sua stessa natura un’istituzione aperta al dialogo e al confronto. Da sempre siamo impegnati a diffondere la cultura dell’inclusione e della pace; non è un caso che figuri tra i nostri laureati h.c. don Luigi Di Piazza (a cui abbiamo anche intitolato una nuova aula studio). Un’attività che si fa sentire più viva in momenti come quelli attuali, funestati da eventi bellici frutto di storiche intolleranze.
L’Università è, e deve essere, un luogo multiculturale, ove convivono persone provenienti da ogni parte del mondo; tale vocazione è ancor più sentita se si opera, come noi, in territori di frontiera, interessati da importanti flussi migratori e da convergenza di culture diverse.
Accettando con grande piacere il Suo invito, attendiamo il concretizzarsi di questo appuntamento per affrontare costruttivamente insieme a coloro che lo vorranno, questi temi cruciali per il presente e il futuro della nostra Società.
Un saluto molto cordiale
Il Magnifico Rettore Roberto Pinton
Presidente Giuseppe Morandini, Fondazione Friuli
Caro Franco, come accennato al telefono, anche in ragione del decennale rapporto di collaborazione che ci lega all’Associazione da te presieduta, ti confermo l’adesione della Fondazione Friuli all’iniziativa lanciata da Rondine per assicurare e rilanciare il valore del calcio e dello sport come momento di dialogo e di pace tra le persone e tra i popoli. Nell’attesa di incontrarci, l’occasione è gradita per porgerti i più cordiali saluti.
Il Presidente Giuseppe Morandini