C’è una parola su cui si posa, angosciata, la nostra attenzione: futuro. La grande crisi sembra vanificarlo. Rispetto ai giovani si dice che “abbiamo loro rapito il futuro”. Lo sguardo non raggiunge orizzonti lontani e si posa sul passo successivo. Inevitabilmente il cammino è segnato da insicurezza e disorientamento.
C’è un’altra parola, simmetrica, che non riceve la nostra attenzione perché relegata a una mera funzione di archiviazione: memoria. L’eccessiva velocità  del nostro quotidiano non consente neppure una classificazione ordinata degli eventi e una fitta nebbia trasforma i ricordi da lucidi a opachi. L’esistenza tutta ne risente e la coscienza di “chi siamo” si offusca.
Tra immaginazione vivida e memoria netta è teso il filo su cui si stende la vita di ciascuno e quella collettiva.
Nel ‘Giorno della memoria” è bene riconsiderare tutto questo perché passato e futuro sono le due dimensioni della vita che rendono possibile un presente dignitoso. Sbiadire o smarrire una di esse equivale a perdersi. Specialmente quando si perdesse la memoria che in un tempo non lontano, nella nostra Europa, in una manciata di anni, un regime – quello nazista – fece emergere sulla storia umana il male assoluto. Orribile. Tanto orribile che ci pare quasi incredibile.
O quando si perdesse la memoria che davanti a quell’orrore la storia umana ha fatto emergere una forza che, quella volta, l’ha sconfitto. Meraviglioso. Tanto meraviglioso che ci pare altrettanto impossibile. Il bene che sembrava sopraffatto per sempre si coagulò in resistenza, lotta, vittoria.
A tutti coloro che in modi diversi sono stati protagonisti di questo bene non perduto e che ci fa vivere oggi in libertà e pace va la nostra gratitudine.
In particolare, fra i tanti di questa splendente moltitudine, all’amica Liliana Segre, sopravvissuta ad Auschwitz, testimone della Shoa, che tiene aperto per noi il futuro, riconsegnandoci un passato dove la nitidezza della tragedia non è mai sopraffatta dal profumo dell’amore.

 

Franco Vaccari

Presidente di Rondine Cittadella della Pace

 

 

Clicca sull’immagine per rivedere il video  di Liliana Segre ad Arezzo lo scorso maggio su Corriere Tv.