Sono stati oltre 60 i colloqui tenuti tra Baku, Tbilisi e Yerevan per individuare i nuovi giovani del Caucaso del Sud che entrerranno a far parte dello Studentato internazionale a partire dal prossimo luglio. La missione nell’area (che si è svolta dall’ 11 al 23 marzo 2012), la prima dopo il Viaggio di Amicizia del 2010 nell’ambito del progetto Ventidipacesucaucaso, è stata guidata dal Prof. Matteo Martelli, in rappresentanza del Presidente di Rondine. “Non possiamo che essere soddisfatti dell’evoluzione, sia qualitativa che quantitativa, delle candidature che riceviamo dall’area”, spiega Elena Gnassi, responsabile dello staff educativo, nel descrivere le selezioni svolte nelle università delle tre capitali sudcaucasiche.
Per quanto riguarda la Georgia, il processo di scelta dei candidati è ormai rodato, come testimoniano i già 9 alumni che hanno accolto lo staff in viaggio con la straordinaria ospitalità che li contraddistingue. I giovani hanno discusso con la delegazione le novità sulla rete internazionale di cui fanno parte e che si trova attualmente in fase di strutturazione e consolidamento, la Lega delle Rondini d’Oro.
Inedita invece la selezione in loco di giovani dall’Azerbaijan e dall’Armenia, svolta a Baku e a Yerevan con il supporto, rispettivamente, dell’attuale studentessa Elmira e della neo-Rondine d’Oro Sevak, i due capostipiti degli Azeri e degli Armeni nello Studentato Internazionale.
In ciascuno dei tre Paesi sono state incontrate le rappresentanze diplomatiche italiane, sostegno fondamentale per Rondine nelle procedure di arrivo degli studenti e in progetti speciali, come Ventidipacesucaucaso. Si sono inoltre ritrovati i partner di Rondine della società civile che hanno partecipato alla I Conferenza dei Popoli del Caucaso del 2009 a La Verna, come la Dott.ssa Leyla Aliyeva del Center for National and International Studies, che ha rievocato lo spirito propositivo e di condivisione dell’evento, rara e preziosa opportunità di incontro tra le società civili del Caucaso del Sud e del Nord.
A Tbilisi, lo staff si è confrontato con i diversi partner georgiani che hanno contribuito alla realizzazione del campo Building Bridges, progetto di confidence building tra giovani universitari realizzato a Rondine dal 16 al 31 luglio 2011 con la partecipazione speciale di 20 georgiani, 20 abcasi e 10 italiani. Il Ministero per la Reintegrazione, l’ufficio UNDP di Tbilisi, la delegazione europea in Georgia, oltre all’Ambasciata Italiana, supporto chiave per la riuscita del progetto, hanno espresso il proprio apprezzamento per lo svolgimento del campo, auspicando che Rondine possa tornare a organizzare progetti analoghi rivolti alle comunità divise del Caucaso del Sud.
A Baku e a Yerevan sono stati inoltre incontrati contatti locali di organizzazioni locali, quali il Prof. Stepan Grigoryan dell’Analitical Center on Globalization and Regional Cooperation e la Dott.ssa Arzu Abdullayeva della Helsinky Citizens Assembly, per confrontarsi sulla situazione di Azerbaijan e Armenia e per aggiornarli sulle attività svolte nell’area, in primis sul processo di selezione.
In entrambi i paesi, divisi dal conflitto armato in corso per il territorio conteso del Nagorno Karabakh, la missione si è tenuta nei giorni a cavallo del Nowruz, il cosiddetto “capodanno persiano” celebrato in concomitanza con l’equinozio di primavera, festeggiato sia in Azerbaijan, a maggioranza musulmana, sia a Yerevan, per la presenza di circa 30.000 persone spostatesi dal confine dell’Iran per trascorrere la festività nella capitale Armena.
Stefano Marinelli, Ufficio Relazioni Internazionali