Nel tardo 2018, i giovani studenti di Rondine Cittadella della Pace hanno lanciato una campagna globale sull’educazione alla pace e sui diritti umani chiamata “Leaders for Peace”. La campagna invita i leader mondiali a investire di più nell’educazione di una nuova generazione di giovani leader di pace. È supportata dai governi di Italia, Costa Rica, Monaco e Papa Francesco, oltre che da diversi governi locali e attori della società civile.
Oggi, Rondine e i suoi studenti internazionali mirano a rilanciare la campagna e il suo messaggio attraverso una serie di articoli di opinione che riflettono sull’educazione alla pace e sull’Agenda 2030 delle Nazioni Unite: “Leaders for Peace Voices.”
Giorno dopo giorno, ci viene ricordato che nessun paese può affrontare da solo le sfide senza precedenti di oggi. Mentre il mondo si prepara per il Summit del Futuro (20-23 settembre 2024), ci troviamo di fronte a un momento critico nella storia dell’umanità. La cooperazione globale è più urgente che mai, eppure siamo confrontati con strutture obsolete e una diffidenza radicata che ostacolano i nostri progressi. Il summit rappresenta un’opportunità per ridefinire il nostro approccio alla pace e alla sicurezza internazionale, principalmente attraverso la diplomazia preventiva e gli sforzi di costruzione della pace. In questo contesto, la campagna Leaders for Peace offre una prospettiva vitale sulla trasformazione del conflitto in coesistenza pacifica radicata nello sviluppo umano.
Presso Rondine Cittadella della Pace, i giovani provenienti da regioni segnate dai conflitti hanno trovato un modo per superare le divisioni storiche. Attraverso il Metodo Rondine, abbiamo imparato che il “nemico” è un’illusione globale, una narrazione distruttiva che perpetua cicli di violenza. Questo metodo ci ha insegnato che possiamo trasformare i conflitti in opportunità di sviluppo sociale e umano smascherando questa fallacia e promuovendo la fiducia reciproca. Ora, mentre il mondo si prepara ad accordarsi su un Patto per il Futuro, è tempo che questo approccio venga integrato nella governance globale.
Il Summit del Futuro affronta diverse questioni critiche, dallo sviluppo sostenibile alla pace e sicurezza internazionale. Tuttavia, il suo successo dipende da un rinnovato sistema multilaterale che rifletta le esigenze del mondo odierno. Centrale in questo è la prevenzione del conflitto, che si allinea con gli obiettivi della campagna Leaders for Peace. Per passare dalla crisi alla cooperazione, dobbiamo spostare il nostro focus dalle soluzioni militari reattive all’educazione alla pace proattiva. Possiamo interrompere i cicli di violenza prima che si radichino integrando i principi dei diritti umani e della trasformazione del conflitto nei sistemi educativi nazionali, come proposto dal Metodo Rondine.
L’educazione, in particolare quella sulla trasformazione dei conflitti, deve diventare un elemento fondamentale della governance globale. L’Articolo 26 della Dichiarazione Universale dei Diritti Umani garantisce il diritto all’educazione. Tuttavia, ora deve essere ampliato per includere l’educazione alla pace che prepari i giovani ad affrontare e prevenire i conflitti. Questo si allinea direttamente con l’attenzione del Summit del Futuro sulle generazioni future e su come possiamo garantire le loro prospettive di pace.
Inoltre, l’enfasi del summit sul rafforzamento della diplomazia preventiva e dei meccanismi di mediazione è strettamente allineata con la visione della Leaders for Peace dei leader globali per la pace. L’obiettivo di Rondine di formare 200 leader globali per la pace nel corso del decennio si combina con l’appello del summit a sforzi nazionali e internazionali maggiori per prevenire e gestire i conflitti quando si presentano. Questi leader di pace, armati delle competenze per la trasformazione dei conflitti, possono agire come mediatori, contribuendo a promuovere relazioni sociali, politiche ed economiche basate sulla cooperazione anziché sulla divisione.
Investire in tali iniziative dovrebbe essere una priorità per gli stati membri che partecipano al summit. Un contributo simbolico dai loro bilanci per la difesa verso l’educazione e la formazione di leader globali per la pace può portare a benefici a lungo termine. Un mondo in cui i leader di pace sostituiscono l’intervento militare è un mondo in cui i diritti umani sono rispettati, le opportunità di sviluppo sono diffuse e la logica del nemico è relegata alla storia.
Il Summit del Futuro offre alla comunità internazionale un’opportunità unica per impegnarsi per la pace in un modo che vada oltre la retorica. È una piattaforma per rendere l’educazione alla pace, la diplomazia preventiva e i diritti umani le fondamenta delle nostre strutture di governance globale. Come Leaders for Peace, chiediamo ai leader globali di cogliere questo momento e integrare il Metodo Rondine nelle loro strategie internazionali di pace e sicurezza. Il futuro della cooperazione globale dipende da questo.
Ora è il momento di prendere misure audaci. Il futuro ci chiama, e la scelta è chiara: investire nella pace e nei leader che ci guideranno verso un futuro libero dalla guerra.
Autore: Nnaemeka Phil Eke-okocha
Con un background dinamico che spazia dall’attivismo di base alla sensibilizzazione globale, Nnaemeka Phil Eke-Okocha è un appassionato sostenitore dello sviluppo sostenibile e della costruzione della pace. Come Project Lead presso U.N. Sustainable Development Solutions Youth e Fondatore/Direttore di Adesso Development Initiative, guida iniziative che responsabilizzano i giovani e promuovono società inclusive. Il suo lavoro, che attraversa continenti da Nigeria a Italia, Nepal e Stati Uniti, riflette un impegno a guidare un cambiamento positivo. Con un Master in Gestione dei Conflitti e Azione Umanitaria, combina esperienza pratica con approfondimenti accademici. È un ex studente (“Rondine d’Oro”) del Programma World House, Rondine Cittadella della Pace (Italia).