Una giornata importante per la città di Udine e Rondine Cittadella della Pace. Questa mattina, il presidente di Rondine, Franco Vaccari, ha incontrato il Sindaco di Udine, Alberto Felice De Toni, per firmare un protocollo di collaborazione volto a diffondere il metodo Rondine per la gestione efficace e positiva dei conflitti. Alla cerimonia erano presenti anche l’arcivescovo di Udine, mons. Riccardo Lamba e gli assessori all’Istruzione e Cultura Federico Pirone e alle Politiche Abitative Andrea Zini.
La relazione tra l’amministrazione comunale e Rondine è nata in occasione della recente partita di calcio tra le nazionali di Israele e Italia, che ha rappresentato un momento di dialogo e condivisione tra istituzioni, enti, associazioni e gruppi della comunità. Questo evento ha creato le basi per un percorso comune che oggi si concretizza nella firma del protocollo.
Un protocollo per una città che educa alla pace
Il protocollo firmato prevede la collaborazione tra il Comune di Udine e Rondine per promuovere iniziative che sensibilizzino i cittadini, in particolare i giovani, sulla cultura della pace e della gestione costruttiva dei conflitti. Uno degli obiettivi principali è l’introduzione del metodo Rondine in un istituto comprensivo cittadino, individuato come apripista per sperimentare percorsi educativi innovativi basati sul dialogo e sulla comprensione reciproca.
I contenuti del protocollo
Il protocollo si pone come obiettivo principale la diffusione del “Metodo Rondine per la trasformazione creativa dei conflitti”, riconosciuto a livello internazionale per la sua capacità di promuovere il dialogo interculturale e la coesione sociale. Tra le azioni previste:
Diffusione delle “Sezioni Rondine”: percorsi di educazione alla pace e al dialogo interculturale rivolti a studenti, docenti e famiglie negli istituti comprensivi del territorio.
Promozione del Quarto Anno Rondine: un’esperienza educativa riconosciuta dal Ministero dell’Istruzione, pensata per formare giovani protagonisti del cambiamento sociale.
Campagne di sensibilizzazione: eventi, attività e riconoscimenti per valorizzare le realtà locali impegnate nella costruzione della pace e della coesione sociale.
Le parti si impegnano a collaborare per sviluppare progetti che coinvolgano scuole, associazioni, imprese e cittadini, creando un modello di riferimento replicabile per altre comunità. Il protocollo ha una durata triennale, rinnovabile previo accordo, e prevede un monitoraggio costante per valutare l’impatto delle attività.
Le dichiarazioni
“Questo protocollo segna l’inizio di un cammino importante per la nostra comunità—ha dichiarato il Sindaco Alberto Felice De Toni—. L’obiettivo è diffondere il metodo Rondine nella città, partendo dalle scuole per educare i nostri giovani alla gestione costruttiva dei conflitti. Sono convinto che questa collaborazione potrà portare grandi benefici a Udine e contribuire alla crescita di una società più coesa e solidale.”
Franco Vaccari ha sottolineato come Rondine sia da anni impegnata a costruire ponti tra culture e realtà diverse: “La firma di oggi conferma la volontà di lavorare insieme per un futuro in cui le differenze non siano motivo di divisione, ma una risorsa per il dialogo e la pace.”
«I passi compiuti in questi mesi vanno incrementati, il lavoro deve proseguire» ha affermato l’arcivescovo mons. Riccardo Lamba, che assieme al Sindaco ha mosso i primi passi per giungere al coinvolgimento di Rondine. «Come Arcidiocesi stiamo interessando alcuni insegnanti di religione per entrare in modo capillare nelle scuole. Il nostro obiettivo è “essere contagiosi”, promuovendo la pace in ogni modo».
Un impegno condiviso
La presenza dell’arcivescovo monsignor Lamba, degli assessori Pirone e Zini, oltre che di diversi dirigenti scolastici testimonia l’importanza di questa iniziativa per l’intera comunità udinese. L’amministrazione comunale e Rondine lavoreranno fianco a fianco per coinvolgere il territorio in percorsi di formazione, eventi culturali e momenti di confronto che possano diffondere i valori della pace e della cooperazione.
“Udine si prepara così a diventare un modello di riferimento per altre città italiane ed europee, dimostrando che la collaborazione tra istituzioni, associazioni e cittadini può generare un cambiamento positivo e duraturo” ha concluso il Sindaco De